Il Messaggio di Mikhail Baryshnikov per la Giornata Internazionale della Danza

Dal 1982 celebrata in tutto il mondo grazie alla rete dell’International Theatre Institute – ITI UNESCO. Nel nostro Paese diffusione del Messaggio a cura del Centro Italiano ITI.

«Soprattutto ora che centinaia di migliaia di persone soffrono la guerra, attraversano sconvolgimenti politici e insorgono per protestare contro le ingiustizie, una riflessione onesta è vitale. È un fardello pesante da affidare al corpo, alla danza, all’arte. Eppure, l’arte è ancora il modo migliore per dare forma al non detto, e possiamo iniziare chiedendo a noi stessi: Dov’è la mia verità? Come onoro me stesso e la mia comunità? A chi rispondo?»

Sono le domande che il grande ballerino e coreografo Mikhail Baryshnikov rivolge all’intera comunità mondiale della danza e delle arti performative con il Messaggio composto in occasione della Giornata Internazionale della Danza, promossa dal Comitato per la Danza dell’International Theatre Institute – ITI UNESCO e che si celebra, come ogni anno, il 29 aprile.

Parole che risuoneranno nelle varie lingue del mondo in moltissimi teatri e luoghi di cultura e di aggregazione grazie alla straordinaria rete mondiale dell’ITI e alle traduzioni curate dai numerosi Centri nazionali.

«Si dice spesso», sottolinea Baryshnikov, «che la danza può esprimere l’indicibile. Gioia, dolore e disperazione diventano visibili; espressioni incarnate della nostra comune fragilità. In questo modo, la danza può risvegliare l’empatia, ispirare gentilezza e suscitare il desiderio di curare anziché di fare del male». Empatia, gentilezza, cura del mondo divengono così, per il coreografo di origine lettone residente a New York, considerato uno dei più grandi ballerini di tutti i tempi, le chiavi di volta della danza, chiamata a sottolineare e difendere il valore immenso della fragilità e vulnerabilità dei viventi.

Istituita nel 1982 dall’International Theatre Institute, la Giornata celebra la danza, il suo valore e la sua importanza come forma d’arte e come elemento fondamentale per la conoscenza e per la crescita degli uomini, delle donne e dei popoli.

Come già nelle scorse edizioni, una personalità importante del panorama artistico e culturale internazionale viene invitata a condividere le proprie riflessioni in quello che viene chiamato il “Messaggio internazionale”. Nel 2025, autore del Messaggio rivolto alla comunità artistica è il ballerino e coreografo Mikhail Baryshnikov.