La performance “Love in times of war” chiude la residenza eco-artistica “Of Water and Wine” realizzata a Cipro dall’ITI Italia

“Love in times of war” è il titolo della performance che sabato 31 maggio 2025 chiude la residenza eco-artistica “Of Water and Wine”,  svoltasi a Kalopanayiotis, a Cipro, dal 20 al 31 maggio 2025, all’interno di NAT – Nature Arts Technologies, progetto internazionale promosso dall’ ITI Italia, il Centro Italiano dell’International Theatre Institute – UNESCO, e sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europa, in partenariato con UNITER – Unione dei Teatri della Romania di Bucarest (Romania), ITI Cyprus – Centro Nazionale cipriota dell’International Theatre Institute (Cipro), HDACIS -Human Development and Culture International School (Georgia) e AVR Lab – Laboratorio di Realtà Aumentata e Virtuale del Dipartimento di  Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.

 “Love in times of war” è una performance multilingue che ci interroga sulla complessità dell’esistenza, attraversando una soglia che può al contempo unire o separare ognuno di noi, che può fare amare o odiare le persone, gli uomini, le donne. Lo spettacolo si ispira liberamente a “L’amante” e “La malattia della morte” di Marguerite Duras, la scrittrice francese che ha decostruito gli stereotipi di genere attraverso la sua stessa esistenza, la sua libertà, il suo impegno nella letteratura, nel teatro e nel cinema.
I personaggi sono quasi archetipi che dalle profondità della vita diventano assoluto della letteratura. La performance site-specific coinvolge attrici e attori provenienti da Cipro, Italia, Romania, Georgia, diretti da Fabio Tolledi, ed intreccia nella scena le loro lingue, partecipano: Ana Doiashvili, Antonis Christodoulou, Georgia Chrysostomou, Ioana Marina Alexandrina, Maria Irina Pandrea, Matteo Mele, Natalia Berezhiani, Nino Mitaishvili, Onur Uysal, Roberta Quarta, Sara Cossa, Simonetta Rotundo, Valando Charalambous, Zsolt Fekete, le ricercatirci dell’AVR Lab Giorgia De Giuseppe, Federica Faggiano, Carolina Gatto, Ilena Riera Panaro coordinate dal prof. Lucio De Paolis che realizzano alcune installazioni di realtà estesa appositamente per i siti ambientali e architettonici di Kalopanagiotis.

Il progetto NAT- Nature Arts Technologies si propone come una grande opportunità formativa interculturale per gli artisti e gli operatori nel campo delle arti performative, con lo sviluppo di metodologie capaci di unire pratiche ecosostenibili, interventi teatrali site-specific e sperimentazioni di realtà aumentata e virtuale. A tal scopo vengono proposte azioni particolari di Ecologia Teatrale e Residenze Eco-Artistiche su sostenibilità ambientale, interculturalità e parità di genere, con l’obiettivo di incentivare la consapevolezza delle diversità e dell’ambiente.